

di Eliana Clingo
Molte delle nostre tradizioni culinarie sono legate al calendario religioso, un piatto diverso per ciascuna festività cattolica.
Questo è senza dubbio ciò che ancora accade e che viene tramandato nelle piccole comunità, un bene prezioso, una cultura che non passa attraverso i libri ma nei gesti che si tramandano di generazione.
La festività dell’Ascensione, si celebra quaranta giorni dopo la Pasqua e (anche a essa) è legato un piatto contadino, i tagliolini al latte.
L’origine di questo piatto è probabilmente avvenuto in Basilicata e si è poi diffuso in Irpinia, in alcune zone del Molise e nel Cilento.
Il protagonista è il latte, per cui vi è un legame con il mondo della pastorizia.
Un’antica credenza voleva, che nel giorno dell’Ascesa di Gesù risorto in Cielo, il latte non dovesse essere lavorato altrimenti le capre sarebbero diventate sterili. E sì, in tempi passati la fede e le superstizioni, avevano un legame indissolubile, diremmo che l’una alimentava l’altra. Per tale ragione i pastori nel giorno dell’Ascensione regalavano il latte di capra agli abitanti dei paesi, che lo utilizzavano principalmente per fare la “pasta col latte” o “tagliolini dell’Ascensione”.
La ricetta è semplice la pasta si fa cuocere nel latte con lo zucchero, si aggiunge la cannella, si fa addensare il latte per rendere un po’ di cremina e il piatto è pronto.
Piatti semplici della tradizione.